Storia
STORIA DELLA PARROCCHIA DI SANT’ANTONIO DI PADOVA
La storia della nostra parrocchia inizia nel 1949 nella chiesa della Madonna del Murazzo, sede della parrocchia dei Santi Cataldo e Giacomo, al ‘di là della ferrovia’, continua e si sviluppa dal 1960 in Cittadella, al di qua della ferrovia, appena fuori le mura della città, dove prende il nome di Parrocchia di Sant’Antonio di Padova.
La Cittadella era la zona fortificata a difesa di Modena, voluta dal duca Francesco I d’Este nella prima metà del 17° secolo. Aveva forma pentagonale, con 5 bastioni esterni uniti tra loro e, al centro, caserme, magazzini, carceri e una chiesa dedicata a Sant’Antonio. Questo forte perse importanza a partire dal 1860, perché era venuto meno il ruolo e la funzione difensiva e nei primi decenni del 20° secolo era caduta in un vero e proprio degrado. Contemporaneamente andava crescendo la necessità di abbattere parte del forte per aprire strade di accesso alla città e creare spazi adatti alla lottizzazione per nuove abitazioni popolari. La ferrovia separava questi nuovi insediamenti dalla parrocchia e creava difficoltà ai residenti per partecipare alla vita della Chiesa. I frati francescani che guidavano da sempre la parrocchia di San Cataldo avvertirono il bisogno pastorale di spostare al di qua della ferrovia non solo il luogo dove svolgere le funzioni liturgiche e la vita sacramentale, ma anche la scuola materna, il teatro, sale per catechismo e ritrovo, per una attenzione al sociale mai venuta meno. Già nel 1949 Padre Roveda, del convento di San Cataldo, fu invitato a presentare un progetto per la costruzione di una nuova chiesa in zona Cittadella; la morte improvvisa del frate non fermò il progetto che passò nelle mani di Padre Pietro Benassi, poi in quelle di Padre Dionisio Dondi che riuscì a completarlo, divenendone il primo parroco. Il 12 giugno 1960 l’Arcivescovo Giuseppe Amici pose la prima pietra, il 10 settembre 1962 vennero inaugurate le prime opere parrocchiali: teatro e asilo. L’11 settembre 1969 venne
consacrata la nuova chiesa dedicata a Sant’Antonio di Padova, santo francescano, già titolare della chiesetta nella cittadella militare, scelto allora, forse, perché difensore dei prigionieri.
In una Cittadella, non più fortificata, tra le rovine dei caseggiati precedenti, senza strade asfaltate, con molte case, non solo popolari, in costruzione e con montagne di detriti ovunque, si alza la nuova chiesa secondo un progetto che ne fa “il punto focale del cannocchiale visivo costituito da Viale Cittadella”, punto di riferimento per il quartiere e funzionale ad esso, tenda e capanna, segno della presenza del Signore tra le case della città, di un Dio che si incarna e vive tra gli uomini, secondo lo spirito conciliare. Il Santuario della Madonna del Murazzo rimane come importante centro di devozione all’interno della nuova parrocchia, che risulta ridimensionata nel territorio per la nascita di nuove parrocchie
limitrofe. Dal 1960 al 2000 la parrocchia è stata guidata dai Padri Francescani, dal 2000 al 2001 da Amministratori parrocchiali, dal 2001 i Padri Giuseppini del Murialdo, presenti sul territorio da cent’anni con l’Istituto Sacro Cuore, sono stati invitati dal Vescovo di Modena a reggere la Parrocchia, il Santuario della Madonna del Murazzo e a svolgere il servizio religioso nel Cimitero cittadino di San Cataldo. Sotto la guida dei Padri giuseppini viene così idealmente e operativamente ricongiunta in un’unica realtà pastorale la nuova parrocchia di Sant’Antonio con la chiesa dalla quale ha avuto origine nel 1960.
Mariangela Fantoni